Torre Saracena
La Torre Saracena di Barano d'Ischia, costruita intorno al 1400, si trova nella frazione di Testaccio e si affaccia sulla famosa Baia dei Maronti.
La torre fu costruita per avvistare gli invasori, spesso provenienti dal mare, e per garantire un luogo di protezione agli abitanti.
Oggi la torre appartiene al comune di Barano, il quale l'ha ristrutturata e allestita come museo e come biblioteca.
Vi è una leggenda che riguarda la Torre Saracena: Si narra che durante la festività di San Giorgio, i pirati sbarcarono sulle coste della Baia dei Maronti, la popolazione allora si disperse: le donne, i bambini e gli anziani si dovettero rifugiare nei sotterranei, mentre gli uomini salirono sulla torre per difendere gli abitanti; altri invece si appostarono nei vigneti per spiare i saraceni.
Successivamente i pirati, risalita la spiaggia ed arrivati all'ingresso della città, fuggirono inaspettatamente senza alcuna apparente ragione.
La mattina successiva, dopo una lunga veglia durata tutta la notte sulla torre, gli uomini del paese trovarono un saraceno e lo accerchiarono con l'intenzione di ucciderlo. Il parroco intervenne e interrogò il pirata, quest'ultimo disse che, giunti alle porte della città, videro uomini armati di lance guidati da un soldato a cavallo.
Allora gli abitanti chiesero chi fosse questo soldato ed il saraceno lo riconobbe nella figura di San Giorgio, posta nelle mura della piazza.
Questa leggenda viene interpretata dagli abitanti in due diversi modi: in modo religioso, pensando che il santo avesse commesso un miracolo per difendere la popolazione, oppure pensando che la visione del soldato a cavallo sia stata frutto dell'immaginazione di tutti i saraceni, che scambiarono la figura del santo raffigurata sulle mura, in una figura umana.