Basilica Pontificia di Santa Maria di Loreto
La Basilica di Santa Maria di Loreto situata lungo il Corso Umberto I nel cuore della Forio moderna, venne costruita nel XIV secolo contemporaneamente alla realizzazione dell'attiguo Oratorio dedicato alla Madonna di Loreto, che con il limitrofo antico ospedale costituisce l'Arciconfraternita di Santa Maria di Loreto.
Le sue forme in stile Barocco sono il risultato di numerosi interventi di restauro ed ampliamento eseguiti nel corso degli anni, a partire dal 1578. I primi lavori interessarono la costruzione delle due navate laterali, del transetto, dell'abside e della cupola. Al 1585 risale la costruzione sul lato destro della chiesa, della Cappella dell'Assunta, mentre al Seicento l'aggiunto un altro transetto dietro a quello esistente e di una nuova abside, per allungare il tempio.
Nel 1731 si procedette alla realizzazione del campanile con l'orologio, mentre tra il 1780 ed il 1785 ci si mosse per l'innalzamento dell'altare maggiore progettato da Padre Fra Cherubino d'Aversa ed eseguito dal marmoraro Gaetano Sacco, ed infine, per la decorazione interna con stucchi e pannelli marmorei di colore bianco e nero, provenienti da Genova, eseguita da Luca Moschetti e Eugenio Scrimitone.
Il terremoto del 1833 non risparmiò la basilica di Santa Maria di Loreto, causando danni alla cupola della navata centrale, sostituita da un soffitto a cassettoni.
Il prospetto principale si compone di due ordini di paraste terminanti in alto con un frontone a timpano triangolare. Il portale centrale è affiancato ai lati da due elementi decorativi, vale a dire un mosaico del pittore tedesco Edward Bargheer, ed una lampide commemorativa. Ai lati del tempio sacro svettano due campanili con cupola in stile orientale, comunemente denominati a pera, rivestite da embrici maiolicati. L'interno, sviluppato su un impianto a croce latina, ospita tre navate tra loro separate mediante quattro archi che realizzano altrettante campate, di cui quella centrale nel punto di incrocio con il transetto è coperta da una cupola emisferica, mentre le navate laterali sono coperte da un soffitto a cassettoni in ligno dorato decorato da un dipinto su tela rappresentante l'Assunzione della Vergine. Sul fondo della chiesa si apre l'abside a pianta ottagonale con volta a padiglione e lunette ospitanti finestre a forma di chitarra.
Il patrimonio storico-artistico custodito nella basilica comprende opere di pregevole valore, a riguardo segnaliamo:
- l'altare maggiore eseguito nel 1710 alle cui spalle cè conservata una serie di quattro dipinti con Storie della Vergine, eseguiti tra il 1751 ed il 1754 dal pittore Di Spigna;
- la pala d'altare raffigurante la Madonna di Loreto prospiciente l'area absidale;
- una scultura a manichino della Madonna col Bambino ed una tempera su tela collocabile intorno all'ultimo quarto del secolo XVI raffigurante la Madonna di Loreto e Santi custoditi nella zona absidale;
- un dipinto del Martirio di San Bartolomeo (1636) del pittore Cesare Calise sovrastante il primo altare della navata sinistra;
- un olio su tavola raffigurante San Nicola e le sue storie di vita eseguito nel 1607 da Cesare Calise prospiciente il secondo altare della navata sinistra;
- la Cappella dell'Immacolata impreziosita lungo le pareti laterali da una coppia di tele raffiguranti rispettivamente il Riposo durante la fuga in Egitto e la Nascita della Vergine, nel centro da un altare in marmi policromi decorato da una statua lignea dell'Immacolata, realizzata nella prima metà del secolo, e sul pavimento da mattonelle maiolicate (1754);
- un olio su tavola raffigurante la Madonna col Bambino e Santi, risalente alla Seconda Metà del Cinquecento, affisso alla parete destra dell'ingresso laterale;
- la rappresentazione decorativa del quarto altare della navata sinistra, datata 1581, riproducente la Madonna del Rosario ed i Misteri della Vergine in quindici piccoli riquadri, oltre che un'iconografia della battaglia di Lepanto, avvenuta nel 1571, che segnò la definitiva vittoria dei cristiani sugli islamici;
- un olio su tavola raffigurante un'Annunciazione sovrastante l'altare a destra dell'abside;
- una coppia di dipinti raffiguranti rispettivamente San Pietro e San Paolo ed una Madonna con Bambino e Santi sovrastanti il secondo altare della navata destra;
- la tela della Presentazione al Tempio della Vergine prospiciente la parete destra del primo altare della navata destra;
- due dipinti raffiguranti rispettivamente un la Madonna col Bambino e Santi ed il cardinale Hohenlhohe nominato nel 1868 protettore dell'Arciconfraternita di Santa Maria di Loreto, disposti lungo le pareti di accesso alla sacrestia;
- una coppia di dipinti raffiguranti San Giuseppe e Sant'Antonio disposti ciascuna sul quinto pilastro di entrambe le navate;
- infine, le tombe del Cardinale Lavitrano e dell'Arcivescovo Giovanni Regine custodite lungo la navata destra.
Da non perdere la visita ai locali della sacrestia dove si possono ammirare le seguenti opere artistiche:
- un olio su tavola risalente alla seconda metà del Cinquecento rappresentante la Vergine ed i Santi Pietro e Paolo;
- un olio su tavola raffigurante la Visione di San Giovanni Battista datato 1601, eseguito da Cesare Calise;
- una croce astile in argento sbalzato datato 1774;
- infine, un ostensorio risalente al 1763.
Accanto alla Basilica si apre l'ingresso dell'Arciconfraternita di Santa Maria di Loreto, fondata nel 1585, come testimonia una bolla del pontefice Gregorio XIV. L'interno si sviluppa su un impianto di forma rettangolare coperto da volta a botte lunettata, illuminato da eleganti finestre laterali.
La Congregazione fu elevata ad Arciconfraternita nel 1831, con l'impegno di prodigarsi in opere di carità e mutuo soccorso a beneficio dei poveri del paese.