Torre Nacera

La Torre di Nacera situata lungo Via Cava del Cerriglio nell'area orientale del comune di Forio, è una fortificazione con funzione di avvistamento e rifugio dei contadini, in caso di pericolo di incursione dei Saraceni, come testimonia la sua collocazione lungo la strada che dal centro del paese conduce alle campagne.

L'impianto fortificato costruito intorno alla seconda metà del XVI secolo, appartiene oggi alla Chiesa dedicata alla Regina delle Rose sorta per volere del parroco don Pasquale Sferratore ai piedi della torre, impiegando il masso di base. Per l'occasione l'opera fortificata è stata sottoposta ad interventi di consolidamento e ripristino. 

La torre si eleva su un impianto quadrato composto da due piani, di cui la parte superiore oggi è andata distrutta, accessibile da un portale preceduto da pochi gradini scavati nello stesso banco di tufo su cui sorge l'unico ambiente interno anch'esso a pianta quadrata. 

L'impianto fortificato deve il suo nome a quello di un ex proprietario, notaio Domenico Nocera, a cui subentrarono altri possidenti, in ultimo la famiglia Pantalano, proprietaria dagli anni Ottanta. 

Il portale reca incisa la data 1691 ed uno stemma sul concio piramidale dell'ingresso, risalenti ad un'epoca successiva all'edificazione, quando la torre fu acquistata da un nuovo proprietario. 

L'edificio presenta un paramento esterno lievemente scarpato realizzato in pietrame di tufo con angoli saldamente rinforzati da massi ben sagomati, impreziosito in corrispondenza dell'altezza dell'imposta della volta a padiglione, dalla raffigurazione di due tori in pietra lavica, di cui uno sembrava sostenere le mensole degli archetti della merlatura.

Attualmente, a seguito dei danni arrecati da terremoto del 1883, della parte superiore della torre si conservano solamente alcuni filari di pietra. 

L'ambiente interno a pianta quadrata presenta una copertura piana a terrazzo e pavimento battuto di lapillo, occupato dal camino che un tempo veniva impiegato per le fumate di pericolo, utili per allertare gli altri presidi del sistema costiero.