Chiesa di Santa Maria al Monte

La Chiesa di Santa Maria al Monte sorge ai piedi del Monte Epomeo dal 1596, anno della sua edificazione per iniziativa di Sebastiano Sportiello, membro della famiglia omonima, alla quale si deve la fondazione della Chiesa di San Carlo Borromeo.

Il tempio sacro, non solo luogo di culto ma anche punto di incontro e raccolta nel caso di pericolo, fu abbandonato nel 1930 ed impiegato dai locali contadini, per depositarvi la legna oppure mettervi a riposo gli animali.
Questa situazione di stallo terminò con l'arrivo di un ex monaco dell'Eremo di San Nicola sul Monte Epomeo, che subito si mise in opera per restaurare la chiesa al fine di destinarla nuovamente a luogo di culto.

Ogni anno, nel giorno 12 settembre, la Chiesa di Santa Maria al Monte è meta di pellegrinaggio in onore della Vergine, la cui statua viene portata in processione.

L'edificio religioso interamente in tufo, presenta un'architettura molto lineare, visibile già nel prospetto principale preceduto da un ampio sagrato occupato da panchine in pietra ed una cisterna scavata nel tufo per la raccolta dell'acqua piovana.

La facciata accoglie nella sezione inferiore un portale centrale sormontato da un timpano, mentre nella sezione superiore una struttura rettangolare occupata da due campane ed una cupola sferica.

L'interno si sviluppa su una sola navata con abside, affiancata sul lato destro da una navata più stretta.

Il patrimonio artistico custodito all'interno della chiesa comprende:

• una pala d'altare raffigurante la Madonna con i Santi Antonio Abate e Paolo Eremita; 
• un altare ligneo con paliotto dipinto con motivi floreali;
• infine, tracce di affrechi del XVII secolo lungo le pareti della volta.