Villa La Colombaia

La Villa La Colombaia, sede della Fondazione Luchino Visconti, situata tra la vegetazione del bosco di Zaro a Forio, fu la storica residenza estiva del grande regista, la cui storia, ma soprattuto la cui memoria vive nell'ala dell'edificio adibito a Museo, curato da Caterina d'Amico e Piero Tosi.

Edificata tra la fine del 1800 ed i primi del 1900 su progetto dell'architetto Roberto Pane, e dopo anni di battaglie acquisita al patrimonio pubblico, la villa fu acquistata da Visconti nelle mani del barone Fassini, che a sua volta l'aveva acquistata dal committente nonchè primo proprietario Luigi Patalano. Dopo un accurato lavoro di ristrutturazione ad opera dell'architetto Giorgio Pes, l'edificio storico acquisì una vigorosa impronta Liberty, ma non solo, rappresentò il simbolo dell'aristocrazia.

Dopo la morte di Visconti e la successiva acquisizione da parte del comune di Forio, la villa fu oggetto di un progetto di recupero ed adattamento al fine di allestirvi l'attuale Scuola Internazionale di Cinema e Teatro, affiancata dal 2004 dal Museo, luogo della memoria viscontiana, dove si conservano immagini, cimeli, costumi di scena e documenti che mantengono in vita l'opera e la figura di uno dei personaggi che ha contribuito a scrivere la storia della cinematografia mondiale e del teatro.

L'edificio completamente dipinto di bianco è delimitato tutt'intorno da due dépandances ed un meraviglioso parco attraversato da un viale che permette la visita di questo tripudio di vegetazione composta da lecci, eucalipti e pini.

Nel giardino della Colombaia dall'11 Agosto 2003 sono custodite le ceneri di Luchino Visconti, nonchè ogni anno ospita il Premio Internazionale intitolato al Maestro e posto sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica.