Villa Arbusto
La famosa Villa Arbusto situata sull'omonima collina nel comune di Lacco Ameno, prospiciente la Piazza Santa Restituta, e di fronte al promontorio di Monte di Vico, fu realizzata nelle forme attuali nel 1785 da Don Carlo Aquaviva, Duca di Atri, membro di un'antica famiglia nobile abruzzese.
Nel 1805 e fino alla fine del secolo scorso la villa passò nelle mani della famiglia Biondi, cui subentrò nel 1952 il noto editore Angelo Rizzoli artefice di alcune modifiche strutturali finalizzate a trasformare l'edificio in una lussuosa abitazione privata.
Il complesso di Villa Arbusto, il cui nome è stato poi esteso a tutto il complesso, ospita un grande giardino in cui si integrano perfettamente un fabbricato minore per gli ospiti, una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie, la Villa Gingerò, una stufa per l'uso terapeutico delle fumarole calde, ed una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana che, oltre a provvedere al rifornimento idrico del complesso, alimenta la vasca di una fontana.
Il parco che ospita la splendida Villa Arbusto accoglie una lussureggiante vegetazione perlopiù caratterizzata dalle specie del Corbezzolo, della Magnolia, dell'Olivo, del Fico, del Pino domestico, simbolo verde dell'isola d'Ischia, dell'Alloro, del Melograno, del Cipresso, per non parlare delle Piante Esotiche, della Flora Australiana (casuarina, grevilllea, eucalipto), della Flora Americana (colletia, jacaranda, feijoa), e della Flora Orientale (lagerstroemia, ibiscus, abelia).
Le piante ed i fiori sono perfettamente ed armoniosamente un tutt'uno con le architettoniche opere create dai colonnati, dai grillages, dai pergolati, e dalla fontana riportati alla luce nel 1952 per volere di Angelo Rizzoli.
Alla bellezza della Villa, il Rev. Cooper Willyams, cappellano di una nave della flotta di Orazio Nelson, ha dedicato una acquaforte colorata, visibile nel suo volume "A voyage up the Mediterranean", pubblicato a Londra nel 1802.
L'idea di allestire un Museo nelle sale della villa fu in occasione di un convegno, dall'allora Sindaco prof. Vincenzo Mennella, il quale di comune accordo con il presidente della Provincia dott. Giuseppe Iacono ed all'archeologo Fausto Zevi della Soprintendenza Archeologica per le province di Napoli e Caserta, procedette all'acquisto dagli eredi di Angelo Rizzoli.
Il progetto prevedeva la realizzazione all'interno del vasto immobile di circa 12.000 mq di un Museo, di un Centro di Studi e di un giardino pubblico, al fine di esporre al pubblico i risultati degli scavi eseguiti nell'ambito del più antico insediamento greco nel Mediterraneo occidentale.
Nel 1999 fu realizzato il Museo di Pithecusa.
Il 27 maggio del 2000, all'interno della villa, fu inaugurato il Museo Angelo Rizzoli dedicato al grande editore e produttore cinematografico italiano tanto caro al comune ischitano.
La pinacoteca, segno della gratitudine che gli abitanti isolani nutrono nei confronti dell'imprenditore milanese, realizzata in collaborazione con la RCS MediaGroup (gruppo editoriale italiano), ricostruisce, nelle tre sale, l'attività editoriale e cinematografica con immagini e foto che documentano la biografia di Angelo Rizzoli e dei personaggi famosi che grazie a lui, accorrevano a Lacco Ameno a partire dagli anni Cinquanta.
A riguardo segnaliamo le foto degli anni anni Sessanta dei soggiorni di Rizzoli, nel comune isolano, e dei divi dello spettacolo, protagonisti del Premio Cinematografico Angelo Rizzoli, e ancora, le gigantografie dei primi numeri del "Corriere della Sera", della "Gazzetta dello Sport" e di altre riviste dell'attuale gruppo editoriale RCS.
Angelo Rizzoli fu l'artefice principale dello sviluppo turistico dell'isola d'Ischia ed in particolare di Lacco Ameno, che grazie al suo impegno diede vigore al settore termale e turistico, rinnovando antichi stabilimenti ed alberghi, in cui risiedettero personalità della politica, del cinema, del giornalismo, dell'economia e delle scienze.