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Artigianato

Antichissima tradizione dell'artigianato dell'isola d'Ischia è la ceramica, le cui origini risalgono nientemeno che dalla fondazione di Pithecusa, oltre che la lavorazione della pietra vulcanica, del ferro battuto e della ràfia.

La cultura ed i segreti della ceramica propri del periodo greco e di quello neolitico sono stati studiati dalle grandi fabbriche ceramiche dell'isola, per poi realizzare vario genere, legati in particolare all'uso domestico, come piatti, stoviglie, statuette, oltre che all'edilizia, come piastrelle, tegole, pezzi per condutture, e rivestimenti.

Nell'ambito della ceramica si suole distinguere:

  • la terrecotta realizzata con argilla comune ricca di impurità ferrose utilizzata dalle antiche civiltà Assiro-Babilonesi ed Egiziani dopo averla essiccata al sole. Oggi la ceramica di questo tipo viene cotta in forno dove acquista una colorazione uniforme, dopodichè rivestita di materiale vetroso e decorata; 
  • la maiolica si presenta come una pasta di colore scuro rivestita da una vernice o smalto utilizzata già in epoca medievale e rinascimentale;
  • la terraglia realizzata con terre bianche od avorio, cotte a temperatura che raggiungono i 1200° C.;
  • la porcellana si presenta come un composto a pasta dura oggetto di modellazione, essiccazione, impermeabilizzazione, decorazione, e cottura a 1400° C.;
  • il gres si presenta composto da caolino, quarzo e feldspato.

Sin dall'Ottocento, Forio è all’avanguardia nell’isola d'Ischia per la lavorazione dell’oro, da cui si ricavano particolari orecchini a pendenti, chiamate navicelle, per non parlare dell’arte dell’intreccio e del ricamo, con i quali le donne realizzavano splendidi cappelli, ventagli e cestini.

Ad Ischia si utilizzano materiali derivati da piante isolane, come la ràfia, prodotto di origine vegetale molto resistente, utilizzata nel campo agricolo per legare le piante ai propri sostegni, oppure per avvolgere gli innesti, o ancora per la costruzione di corde, reti, tele da imballaggio, ed anche per lavori di rivestimento ed intreccio nella produzione di vari oggetti. Questo materiale si ricava da una palma, che cresce in Africa, e la parte commercializzata comprende la superficie inferiore della foglia, la quale viene staccata per intero e messa ad essiccare. In alcuni comuni dell'isola d'Ischia, vi sono persone che lavorano ed intrecciano la ràfía realizzando cestini, ventagli, borse, cappelli e molto altro.

 

 

 

 

 

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