Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie situata lungo il Corso Angelo Rizzoli nel pieno centro di Lacco Ameno, appare oggi incastonata o meglio soffocata dall'edilizia circostante, e deve il suo attuale aspetto architettonico ai numerosi interventi architettonici eseguiti nel tempo.
Il tempio, gioiello di architettura settecentesca, venne realizzato nel 1675 su commissione della famiglia Monti, al fine di destinarla a cappella privata; oggi visibile nell'area presbiteriale dell'odierno edificio.
Al 1732 risalgono i lavori di completamento ed ampliamento grazie ai quali si è riusciti a conferirle l'attuale aspetto, cui seguirono interventi restaurativi dopo il terremoto del 1833.
Il maestoso prospetto principale si articola in due livelli, di cui quello inferiore ospita il portale d'ingresso affiancato ai lati da due nicchie, una su ogni lato, inquadrate da colonne con capitelli, mentre la sezione superiore è decorata da un mosaico raffigurante la Madonna delle Grazie.
L'interno su pianta basilicale ospita una sola navata fiancheggiata da due corridoi, che, ricongiungendosi, formano due zone absidali.
Oltrepassato l'ingresso sul lato sinistro si osservi un'acquasantiera risalente alla fine del Cinquecento, seguita da una statua lignea di Santa Lucia realizzata nella prima metà dell'Ottocento, da un pulpito in legno intagliato di artigianato campano, databile alla fine del XVI secolo, e dal transetto sinistro con altare in marmi policromi risalente al Settecento.
Al centro dell'area presbiteriale svetta l'altare maggiore anch'esso in marmi policromi, al quale fanno da sfondo numerose opere artistiche tra cui citiamo un dipinto settecentesco raffigurante la Fuga in Egitto, e la statua lignea raffigurante la Madonna delle Grazie opera della seconda metà del Novecento, i cui abiti originari distrutti da un incendio, nel 1955, furono sostituiti nel 1970 da nuovi in fibra di vetro colorata.
Da ammirare altresì una statua in legno scolpito e dipinto, raffigurante San Vincenzo Ferrer, eseguita nella seconda metà del XVIII secolo.