Terme di Ischia

L'isola d'Ischia è famosa per il termalismo essendo ricca di sorgenti ed emergene termali rendedola tale da centinaia di anni. La tradizione delle cure temali, infatti, risale agli antichi romani, in particolare dei suoi benefici ce ne parla il naturalista Plinio ed il geografo Strambone, in ogni caso il primo trattato medico è del dottore Julio Jasolino, originario della Calabria, che scrisse "De rimedi naturali che sono nell'siola di Pithaecusa, oggi detta Ischia" con il quale dette fama universale al termalismo ischitano.

Ma il termalismo è anche una dottrina con basi scientifiche, aggiornate negli anni da numerosi studiosi universitari. A riguardo segnaliamo numerose ricerche e relatice pubblicazioni effettuate dal Centro Studi Malcovati negli anni Cinquanta e Sessanta, e proseguite negli ultimi anni dal Centro Studi Termali dell'Isola d'Ischia "Julio Jasolino" in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli e Roma. Oggi le cure termali hanno avuto il riconoscimento di farmaco per cui, alla stregua di un farmaco hanno indicazioni e controindicazioni terapeutiche ben precise.

Le acque ischitane sono indicate per la cura delle affezioni più disparate, specialmente di natura osteo-articolare, muscolare e respiratoria. Ischia vanta circa 100 piccoli bacini, variamente distribuiti su tutto il territorio dell'isola, molti dei quali impiegati in Idrologia Medica. Dal punto di vista topografico le risorse termali sono suddivise a seconda del comune di appartenenza, vale a dire: Casamicciola Terme; Barano d'Ischia; Ischia; Serrara Fontana; Sant'Angelo; Forio e Lacco Ameno.

Le acque bicarbonato-alcaline, bicarbonato-solfate e bicarbonato-solfate-alcaline sono impiegate in terapia soprattutto sotto forma di pratiche esterne, ossia:

• DOCCE consistente nel getto o nella caduta di acqua termale sulla pelle, a temperatura e pressione regolabili. La doccia a caduta esercita un lieve massaggio sulla pelle, mentre quella a getto, se praticata al paziente immerso nella vasca piena d'acqua è detta anche doccia subacquea.
• BALNEOTERAPIA consistente nell'immersione del corpo in una vasca individuale contenente acqua minerale, a temperatura intorno ai 38° C., per una durata del bagno compresa tra i 10 ed i 20 minuti a seconda della prescrizione medica. Il ciclo di cura prevede un ciclo di dodici bagni al ritmo di uno al giorno. E' consigliabile praticare le cure al mattino ed a digiuno.
• FISIOTERAPIA consistenti nel trattamento delle contratture muscolari con il termalismo, o meglio dopo il trattamento termale, riducendo i tempi di recupero.
  Noti sono gli effetti dei percorsi alternati in acqua calda e in acqua fredda (Metodo Kneipp) ideali nelle terapie per le insufficienze venose.
• INALAZIONE E AEROSOL effettuate mediante speciali apparecchiature che emettono particelle nebulizzante di acqua minerale, mettendole a contatto con le mucose interessate. Questa peculiare cura trova impiego nel trattamento di affezioni delle vie respiratorie, nelle riniti vasomotorie, nelle riniti croniche, nelle faringotonsilliti, nelle laringiti croniche, nelle tracheobronchiti catarrali croniche, nelle bronchiti croniche semplici, e nelle patologie allergiche dei distretti laringo-tracheo-bronchiali.
• ANTROTERAPIA consistente in saune e bagni turchi capaci di favorire un'intensa sudorazione ed un aumento della temperatura corporea, al fine di realizzare una sorta di scambio tra il materiale energetico con lo smaltimento di tossine a livello cellulare.
• ESTETOTERAPIA TERMALE capaci di far riacquistare elasticità e freschezza alla pelle, combattendo il rilassamento dei muscoli del viso e del corpo. Il fango estrinseca la sua potenzialità cosmetica sia come mezzo di reidratazione della cute, sia come sistema veicolante di molecole farmacologiche efficaci. Le cure sono associate a consigli per una corretta e sana alimentazione ed una adeguata attività fisica.
• APPLICAZIONI GINECOLOGICHE

I pithecusani avevano imparato ad utilizzare non solo le acque termali, ma anche la creta e l'argilla per curare malattie e ritemprarsi nel corpo e nell'anima. Il fango curativo comprende una componente solida di argilla naturale maturata in acqua termale ed una liquida costituita dall'acqua termale. La sostanza solida è prevalentemente un fango vulcanico, messo a macerare per lungo tempo nell'acqua termale, ed essiccato al sole, per poi essere conservato in vasi di terracotta. Le sedute di fangoterapia comprendono tre momenti: il fango; il bagno in acqua termale e la reazione sudorale. A questi può seguire il massaggio ad azione tonificante sul sistema muscolare e nervoso. Il fango viene applicato sulle zone indicate dal responsabile sanitario dello stabilimento termale, con uno spessore di circa 10 cm. alla temperatura di 45°-50° C., per circa 20 minuti, segue doccia di pulizia o bagni e riposo di 15 minuti.

Per quanto riguarda le controindicazioni è importantre sottolineare che la cura termale è vietata nei gravi malati di cuore, infartuati con modesta insufficienza cardiocircolatoria, negli ipertesi gravi, nei soggetti con grave deperimento fisico, affetti da sindromi emorragiche, e malattie infettive. Non è possibile effettuare le cure termali in fase acuta e dolorosa dell'apparato scheletrico; nei pazienti che presentano manifestazioni acute del reumatismo primario od in quello secondario a tumori e/o infezioni. E' inoltre sconsigliato nelle donne in gravidanza o durante la fase mestruale.

Qui di seguito sono indicate le sorgenti del benessere:

• ISCHIA con le sorgenti di Fontana e Fornello, ai piedi del Montagnone con temperatura a 57° C. circa, dall'aspetto incolore e inodore, dotata di proprietà terapeutiche; la sorgente della Mirtina di proprietà privata risultata dalle analisi potabile, antiurica, leggera e digestiva; la sorgente del fondo Pontano (potabile, incolore, inodore, leggermente salsa) utilizzata per la cura della calcolosi urica; sorgenti di Cartaromana, oggi abbandonate, ma un tempo utilizzate per purificare la bocca.
• CASAMICCIOLA con le sorgenti del Gurgitello noto come Bagno Regio collocate nella vicina Piazza Bagni, ad una temperatura compresa tra i 68°-85° C. (incolore, inodore, di sapore salso alcalina) usata per la cura dei catarri cronici, delle sciatalgie, ecc...; la sorgente del Cotto (limpida ed incolore) impiegata per i gonfiori delle articolazioni; la sorgente del Castiglione con temperatura a 78° C. che sgorga sulla riva del mare;
• LACCO AMENO con le sorgenti di Santa Restituta ad una temperatura di 50° C. che scaturisce ai piedi del della falda meridionale di Montevico, impiegata nella cura delle malattie della cute e dell'utero; la sorgente Regina Isabella ad una temperatura compresa tra i 40°-42° C. (radioattiva, limpida, di poco acidula) impiegata per le terapie delle articolazioni e della pelle; la sorgente di San Montano ad una temperatura di 52° C. (limpida, trasparente, inodore, salata) impiegata nella cura delle ulcere esterne, delle piaghe e di alcune malattie delle ossa.
• FORIO con la sorgente di Citara (limpida, inodore, lievemente salsa) ad una temperatura compresa tra i 45°-54° C. situata sotto il promontorio di Punta Imperatore dove sorgono i giardini Poseidon, impiegata nella cura dell'apparato riproduttivo femminile.
• SERRARA-FONTANA con le sorgenti di Cava Scura ad una temperatura di 100° C. adatta alla cura dei reumatismi; la sorgente di Sant'Angelo situata ad est dell'omonima marina, ad una temperatura compresa tra i 60°-70° C. utilizzata per i dolori reumatici.
• BARANO con le sorgenti di Nitrodi (limpida, inodore, incolore, insipida, alcalina) ad una temperatura di 30° C. dalle proprietà diuretiche, ideale per la cura dei reumatismi; la sorgente di Olmitello (limpida, inodore, salsa, carbonica) ad una temperatura compresa tra i 40°-44° C. impiegata nella cura delle malattie delle vie urinarie; la sorgente di Buceto è potabile e molto diuretica.